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Chi Siamo

L’azienda
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Dietro un quotidiano non c’è soltanto una redazione giornalistica, ma una complessa macchina che si occupa di marketing, distribuzione, vendita, promozione, comunicazione, produzione, amministrazione e finanza, gestione del personale e delle risorse umane, gestione giuridica. Nel caso del “Quotidiano di Sicilia” questa macchina si chiama Ediservice una srl costituita nel 1979 e il cui consiglio d’amministrazione è presieduto da Carlo Alberto Tregua, direttore del Qds, che ha come vice presidente Filippo Anastasi e come vice direttore della testata la figlia Raffaella Tregua. Un’azienda che ha il suo perno in una famiglia di antica tradizione imprenditoriale come i Tregua, che ha cominciato con il capostipite, Luigi Umberto Tregua, già nel 1922. Quindi da sempre aperta al confronto con l’esterno e alle sfide con la modernità. La parola d’ordine del Quotidiano di Sicilia è innovazione: nel metodo, nell’organizzazione, nella gestione, nella tecnica e nella ricerca di nuovi mercati. La società è iscritta al Roc (registro operatori per la comunicazione) e il suo bilancio d’esercizio 2007 è stato certificato dalla Fausto Vittucci &C, iscritta alla Consob. Una macchina così complessa è, ovviamente, non facile da governare. Ci si riesce grazie al lavoro di manager che continuano a tenersi costantemente aggiornati per governare la complessità ottenendo sempre gli obiettivi prefissati. Da quel che risulta dai dati del 2009, infatti, sembra che il Qds abbia resistito benissimo a quella crisi che ha duramente colpito altre aziende editoriali. Questo perché il giornale – che esce tutti i giorni dal martedì al sabato in edicola e in abbonamento, con una diffusione di circa 131.000 copie settimanali - viene letto da un target medio alto di persone. Circa 70.000 sono le imprese abbonate e 180.000 i contatti medi al giorno, con 5.1 lettori per copia, tutti appartenenti alla classe dirigente siciliana. Se il fatturato continua a crescere nonostante il periodo difficile è grazie all’attento lavoro di guida della dirigenza, della redazione, che propone inchieste ficcanti e che interessano la gente, e dell’impegno del team commerciale che la Ediservice ha saputo selezionare e formare nel corso del tempo. Una struttura, quella commerciale, attualmente formata da 20 agenti, che continua a evolversi e a sperimentare nuove soluzioni di mercato, oggi multimediale grazie a un sito internet del Qds che conquista ogni giorno nuovi lettori. E con la crescita dei contatti cresce anche l’interesse degli inserzionisti pubblicitari.

La redazione 
Economia, istituzioni, ambiente, no profit e consumo sono le principali tematiche approfondite dalla redazione del Quotidiano di Sicilia. E, in trent’anni, il cuore pulsante dell’informazione della testata è si è rinnovato ed è cresciuto, maturando la volontà di andare al di là della rappresentazione rituale dei fatti, di andare a indagare dietro le quinte, magari quando i riflettori si spengono ed emergono le ombre, gli interrogativi cui dare risposta. Ecco come cavallo di battaglia dell’informazione giornalistica del QdS è diventata l’inchiesta, da sempre considerata il banco di prova del giornalista, il genere nobile con cui confrontarsi. E certamente anche il più arduo, in quanto suo obiettivo è la ricostruzione puntuale e completa non solo di un avvenimento, ma di una serie complessa di accadimenti. Spesso, per portare a termine un’inchiesta occorrono giorni, se non settimane. E più delicato è l’argomento, più numerosi i muri di gomma su cui si va a sbattere se si cerca di andare “oltre la notizia”. È l’inchiesta investigativa, a cui il giornalismo italiano è poco avvezzo, il genere a cui punta da trent’anni l’informazione del Qds. Raccogliendo consensi tra lettori – il Qds è oggi terzo per numero di lettori tra tutti i quotidiani e il primo tra gli economici - e addetti ai lavori, a cominciare dalle due massime cariche giornalistiche siciliane, il presidente dell’Ordine regionale, Franco Nicastro, e il segretario dell’Assostampa Alberto Cicero. Entrambi hanno avuto parole di approvazione e incitamento nei confronti di una redazione giovane e che si è dimostrata capace di informare con competenza e autorevolezza, mettendo così in pratica l’idea di giornalismo del direttore Carlo Alberto Tregua, fondatore del giornale. Spulciando i titoli delle inchieste degli ultimi due anni, emergono infatti i principali temi che hanno riscosso l’interesse dei lettori siciliani, e non solo. Molte di queste inchieste, infatti, sono state riprese da testate nazionali, come quelle riguardanti gli sprechi della Regione. A coadiuvare i redattori del QdS - l’unica testata regionale su cui, ogni giorno, si possono trovare pagine dedicate a tutte e nove le province della Sicilia - vi è la capillare rete di collaboratori che copre il territorio delle province siciliane. Che ci raccontano i piani di sviluppo approntati dai Comuni, le difficoltà dei commercianti, le disfunzioni della viabilità urbana, il degrado dei quartieri, l’indolenza delle istituzioni di fronte alle inefficienze dei servizi sociali, i ritardi dei Prg, e di potenziali aeroporti che attendono di aprire i battenti dei cantieri. Neanche su questo versante, l’informazione del QdS, è trascurata l’attenzione alle “ombre”. Inefficienze, sprechi, disservizi, malesseri, malcostume sono messi nero su bianco attraverso le inchieste provinciali.